La rinascita dei knabstruppers è passata, come per molte razze, attraverso la loro riscoperta ai fini della attività sportiva. Per ottenere ottimi soggetti, e nello stesso tempo allargare il pool genetico che era abbastanza limitato, il registro danese ha aperto ad incroci con altre razze da salto e dressage, come Trakhener, Holsteiners, Hannoverani, purosangue.
Gli incroci con altri warmbloods non vengono fatti però in maniera sconsiderata, ma controllata, cioè con il sistema F1-R1, che consiste nel riaccoppiare un soggetto risultato di un incrocio con un knabstrupper puro. Sono stati usati anche alcuni Appaloosa con caratteristiche da Sport Horse. I più famosi sono i tre importati da Frede Nielsen, tra cui il famoso Dancan’s Coco, appaloosa canadese che risulta presente in alcuni dei pedigree più importanti oggi. Si cerca però oggi di non confondere gli appaloosa con i knabstruppers, al fine di mantenere intatta l’origine completamente europea della razza, per cui l’incrocio con gli appaloosa è stato ora vietato, così come quello con altre razze maculate. Fanno eccezione i pony, per cui alcuni soggetti di altre razze maculate possono essere usati, con una valutazione soggetto per soggetto.
I migliori risultati vengono comunque dall’uso di Trakheners, che aggiungono attitudini alle qualità temperamentali dei kanbstruppers. Le linee di sangue più prestigiose oggi risalgono a tre stalloni, Hermolin, nato nel 1937, Hugin, nato nel 1957 e Silverking, nato nel 1928. Dal primo discendono Tarzan, progenitore di Thunder Cloud, Zorro e Apollon, e Ibrahim Skaerdal, all’origine della linea di Poco Bueno. Dal secondo deriva Karl, progenitore della linea di Rasmus af Damgard, a sua volta padre di Rasmus af Hallundbaek e di Don Ibrahim, padre di Xantos. Da Xantos derivano due dei più famosi stalloni dei tempi recenti, il dressagista Xquisit Middelsom, compagno di gare dell’olimpionica svizzera Isabel Ulstricht, e l’ottimo saltatore Fairbanks Skrodstrup. Della terza linea quasi tutti i knabstrupper famosi originano dallo stallone Silverking II, nato nel 1944, figlio di Silverking. Tale stallone è progenitore di Tornado Lyshoj, e attraverso quest’ultimo, dell’ottimo Tyfon. La maggior parte dei discendenti di questa linea è oggi però in Germania, e derivano da stalloni come Niro af Thorsager, Silver af Egely o Sonny af Hojmark. Quest’ultimo stallone è entrato prepotentemente anche nel libro genealogico dell’Appaloosa Olandese.
La associazione knabstrupper è ora ufficialmente riconosciuta dalla EU come razza warmblood europea, e quindi il libro genealogico si è strutturato seguendo le norme comunitarie per la scelta dei riproduttori. Nel libro genealogico esiste una sezione per i cavalli ad alta percentuale di sangue knabstrupper, che quindi mirano all’esclusione dell’ outcrossing, che costituiscono il tipo “classico”,e una sezione dove sono ammessi cavalli che abbiano ascendenti tra altri warmbloods europei, che costituiscono il tipo “Sportivo”. I primi sono per lo più i cavalli utilizzati come “banche di geni”, per evitare una eccessiva diluizione delle caratteristiche dei knabstruppers; i secondi sono i tipici cavalli da Sport, dressage e salto ostacoli in particolare.
I puledri vengono ispezionati e marchiati nell’anno di nascita. Successivamente, per diventare riproduttori, stalloni e fattrici devono superare un test, che valuti la loro capacità di saltare e l’attitudine al dressage. La selezione è molto rigida anche per le fattrici, che sono considerate più importanti degli stalloni. Oggi, sebbene il numero dei knabstrupper esistenti non sia molto elevato (nel 2015 sono stati registrati in tutta la Danimarca 82 accoppiamenti di knabstrupper), è molto più facile procurarsi un buon stallone in Danimarca che una buona fattrice, in quanto gli allevatori conservano gelosamente quelle di qualità.
Nel registro danese è inoltre prevista una sezione per gli sportponies. I ponies knabstrupper sono molto diffusi come soggetti da avviamento all’equitazione per i bambini, e non è raro vedere anche in Italia soggetti di derivazione knabstrupper, ma passati attraverso l’Olanda e con documenti olandesi.
Diverso ma parallelo è stato il destino dei knabstruppers in Germania. Numerosi allevatori, soprattutto nella regione dell’Holstein e dell’Hannover, hanno importato knabstruppers, e fondato un registro tedesco, facente capo alla ZfDP. In questo ambito esistono due linee di selezione. Una si ispira agli stessi obbiettivi danesi, cioè l’ottenimento di soggetti da sport, e ha visto tra i suoi capofila lo stallone forse più famoso al mondo tra i knabstruppers, Apollon, importato dalla Danimarca e padre di numerosi soggetti sportivi e stalloni approvati anche tra i warmbloods tedeschi, tra cui Hamlet, dressagista venduto in Gran Bretagna. Lo stesso Apollon è stato poi venduto negli USA.
La seconda linea, forse numericamente preponderante in Germania, prevede l’allevamento di un cavallo che viene chiamato ”barocco”, adatto per l’alta scuola, come i suoi antenati Fredriksborger, o utilizzato per la monta americana. Tali cavalli richiamano molto nella struttura i lipizzani, e stanno diventando molto diffusi per l’equitazione da pleasure, soprattutto per l’ottimo temperamento.
In conclusione, il knabstrupper è un cavallo di alta qualità, che lentamente viene riscoperto e si diffonde in tutta Europa e negli USA, diventando base fondamentale per gli allevamenti di cavalli maculati destinati alla monta inglese.
Da Novembre 2003 la Associazione Danese Knabstrupper ha deciso di aprire un ufficio in Gran Bretagna, uno negli USA e uno in Italia, per diffondere l’allevamento e l’utilizzo di questa eccezionale razza di cavalli. In Italia l’ufficio ha sede presso l’allevamento di knabstruppers Millefiori, di Mariano Comense (Como). Esiste un progetto, sia in Inghilterra che in Italia, per favorire la diffusione dei knabstruppers partendo da un allargamento del pool genetico femminile, così come è stato sperimentato per il recupero di altre razze animali in via di estinzione.
Infine, con Decreto Ministeriale 9742 del 7 maggio 2012 è stato riconosciuto lo sforzo compiuto dagli allevatori italiani di knabstrupper, che hanno lottato per anni affinchè i loro prodotti ricevessero il riconoscimento di un documento comprovante la genealogia. Ora i Knabstrupper Italiani fanno parte del Registro anagrafico dell’AIA, e come tali hanno un passaporto AIA.